I "fantasmi" della Val Borbera sono rappresentati dai molteplici borghi abbandonati nelle parti più remote e nascoste del territorio, spesso raggiungibili dopo lunghe camminate attraverso sentieri impervi o strade ormai riconquistate dalla vegetazione.

In massima parte si tratta di zone rurali desertificate dal grande esodo dei primi anni '60 del secolo scorso quando l'industrializzazione del paese attirò le nuove generazioni di allora verso gli ideali di vita più comodi e remunerati delle grandi città: principalmente Genova, Torino e Milano, l'epico triangolo GE-MI-TO allora motore trainante dell'Italia nel dopoguerra, figlio del piano Marshall e dei dollari americani investiti nel futuro dell'Europa post bellica.

In questa valle rimasero così, scomparendo alla vista ma non dalla memoria, villaggi di pietra come Rivarossa, Avi, Camere Nuove, Casoni di Vegni, Ferrazza, Reneuzi (dal suo tragico epilogo di cronaca nera), Chiapparo, Casoni Risciotti e Connio vecchio, l'unico facilmente raggiungibile.

Intervista del 16/11/2024 di Radio PNR a Danilo Bottiroli sulla pubblicazione della guida alla Val Borbera e ai "Paesi fantasma"
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