Il mulino di Magioncalda è tornato a funzionare. Grazie a tanto lavoro e ai fondi europei i ragazzi del consorzio montano della frazione di Carrega Ligure hanno riattivato il piccolo edificio risalente all’800, un tempo veniva usato per macinare grano e castagne e inutilizzato da decenni, ridotto in condizioni pessime.

L'innaugurazione è avvenuta alle 14:30 di domenica 6 ottobre 2019.

I ragazzi del consorzio avevano deciso di ripristinare l’antico mulino già nel 2016: l’edificio era ridotto a un rudere. “Abbiamo cominciato a portare via le macerie – racconta Luca Silvestri, uno dei soci del consorzio – e rifatto il tetto.

All’interno, c’erano ancora gli ingranaggi originali del mulino. A quel punto il Comune ci ha fatto sapere del bando del Gal dedicato al recupero e la valorizzazione di beni e manufatti, che metteva a disposizione dei fondi europei. Così ci siamo fermati”. All’inizio di quest’anno sono così arrivati 40 mila euro dall’Europa e i lavori sono ripartiti fino al mese scorso. “La ruota è stata rifatta in metallo e non più in legno da fabbro – racconta ancora Luca Silvestri – e abbiamo sistemato la zona intorno al mulino, che verrà utilizzato innanzitutto per macinare il nostro grano e per chiunque vorrà farlo”.

In contemporanea con questo evento ha preso vita il Parco regionale dell'Alta Val Borbera, istituito dalla Regione quest’anno su richiesta del Comune e di centinaia di cittadini.

 

Le condizioni del mulino prima del restauro

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