Cabella Ligure (Cabela in piemontese e in ligure) è un comune italiano di 453 abitanti della provincia di Alessandria, situato sull'Appennino Ligure, in Piemonte, presso la confluenza del torrente Liassa nel Borbera in alta val Borbera. È uno dei tre comuni piemontesi (gli altri sono Carrega Ligure e Fabbrica Curone) a confinare con la Regione Emilia-Romagna.
Dista dal Comune di Carrega Ligure 13,3 km ed è collegata attraverso la SP 147.
Dalla parte opposta, la distanza con Vignole Borbera ed al relativo casello autostradale per la A7 è di 22,5 km tramite la SP 140.
Fanno parte del Comune di Cabella Ligure le frazioni di: Capanne di Cosola, Casella, Centrassi, Cornareto, Cosola, Cremonte, Dova Inferiore, Dovanelli, Dova Superiore, Guazzolo, La Colonia, Malga di Costa Rivazza, Piancereto, Pobbio Inferiore, Pobbio Superiore, Piuzzo, Rosano, Selvagnassi, Serasso, Teo.
Cenni storici (Wikipedia)
Citata in documenti del XII secolo, fu feudo di Opizzino Spinola. Passò in seguito alle famiglie genovesi dei Pallavicino e dei Doria. Luigi Centurione Scotto, conte di Montaldo in Monferrato (1629), acquistò nella prima metà del '600 il feudo di Fontanarossa. Il figlio Barnaba V (-1671) nel 1653 divise con il fratello Carlo i feudi paterni (quest'ultimo ricevette Morsasco, Visone e Campi) e tenne per sé la contea di Montaldo, Prati di Carpeneto (feudi monferrini), Fontanarossa; nel 1644 acquistò il marchesato di Morbello in Monferrato.
Non avendo eredi maschi lascia erede la figlia Giovanna che nel 1657 porta in dote al marito Gerolamo IV Spinola, marchese di Cabella e Cremonte (ereditati dal fratellastro Felice II Pallavicini, tramite la madre Paola Maria Centurione, sorella del suddetto Luigi conte di Montaldo), Pej e una quota di Pregòla (1660) e tutti i feudi del padre con l'obbligo per la discendenza di mantenere il doppio cognome di Spinola-Pallavicini. Infatti, Felice II Pallavicini, marchese di Cabella (1647) e Cremonte (1563), privo di eredi maschi, lascia facoltà alla madre Paola di scegliere tra i suoi fratellastri un erede della famiglia.
La scelta quindi cade su Gerolamo Spinola, figlio del secondo marito della madre, che con i beni Pallavicini costituisce il ramo degli Spinola Pallavicini. A Gerolamo IV e Giovanna succede nel 1697 il figlio Felice (-1736) che dovrà lottare dopo il 1730 per mantenere l'autonomia feudale contro la politica accentratrice del re Carlo Emanuele III di Savoia che ha imposto il giuramento “ligio” di vassallaggio a tutti i feudatari della zona. Il figlio Barnaba (-1772), lascia l'amministrazione dei beni prima alla madre Livia Pallavicini e poi al cugino Giovan Carlo Pallavicini, figlio del marchese Paolo Gerolamo III (-1746) signore di Masone, Sassello, Mombaruzzo.
Questi ha in affitto i feudi di Morbello e Montaldo e poi, nominato successore testamentario, il 30 luglio 1753 riceve in dono Cabella, Cremonte, Fontanarossa e dal 1759 anche Montaldo. Giovan Carlo o Giancarlo Pallavicini, valente comandante della Repubblica durante la Guerra di Successione Austriaca contro gli Austro-sardi, è così erede universale alla morte di Barnaba nel 1772.
Diviene allora proprietario di un ingente patrimonio immobiliare e feudale, sommato con il proprio di famiglia (marchesati di Morbello, Casalotto, Mombaruzzo, contee di Montaldo e Quaranti, signoria di Masone e baronia di Frignano, e dal 1756 riceve dalla moglie, Maria Giovanna Grimaldi, la signoria aleramica di Rezzo dei Clavesana); il 24 luglio 1783 decide di vendere i feudi di Cabella, Cremonte e Fontanarossa al principe Andrea IV Doria Pamphili di Torriglia per l'ingente somma di 750.000 lire genovesi, mentre Morbello e Montaldo li lascerà al figlio Paolo Gerolamo IV che ne sarà investito nel 1795. Parte della Repubblica Ligure e poi dell'Impero Napoleonico, passò al Regno di Sardegna con il congresso di Vienna (1815), assunse l'appellativo Ligure quando entrò a far parte della provincia di Alessandria in seguito alla riforma amministrativa Rattazzi.
Da visitare:
La chiesa di San Lorenzo, fondata nel 1607, fu ricostruita e decorata nuovamente nel 1876 su impulso della famiglia Spinola.
Il Palazzo Doria (già Spinola Pallavicino) domina il borgo con un'imponente pianta quadrangolare con contrafforti angolari sporgenti. Di origine medievale, fu totalmente rimaneggiato nel XVII secolo dalla famiglia Doria.
Nota: Dal 1991 lo storico palazzo è proprietà della principessa indiana Shri Mataji Nirmala Devi che dirige la comunità Sahaja Yoga, il cui scopo è costituire una società più equilibrata e serena. Il 28 giugno 2006, il Consiglio Comunale di Cabella Ligure conferisce alla principessa la cittadinanza onoraria per meriti culturali e turistici.
1991 से, ऐतिहासिक महल भारतीय राजकुमारी श्री माताजी निर्मला देवी की संपत्ति रही है, जो सहज योग समुदाय का निर्देशन करती हैं, जिसका उद्देश्य एक अधिक संतुलित और शांत समाज बनाना है। 28 जून 2006 को, कैबेला लिगुर की नगर परिषद ने सांस्कृतिक और पर्यटक गुणों के लिए राजकुमारी को मानद नागरिकता से सम्मानित किया।
Il Castello di Cremonte, costruito nel X secolo dai vescovi di Tortona, non rimangono oggi che i resti del basamento di una grossa torre circolare.
Cabella Ligure, come altri centri della Valle Borbera, fu soggetta ad una forte emigrazione, prima verso la Americhe e poi verso le grandi città industriali del Nord Italia. Tra le emigrate originarie del paese si conta anche la nonna materna di Papa Francesco. Nel 1956 vennero annesse al comune le frazioni di Dova Superiore, Dova Inferiore e Guazzolo nella val Gordenella, annesse dal comune di Mongiardino.