Allerta neve ma cancelli aperti

Cancelli chiusi, cancelli aperti: un bel dilemma tutte le volte che si presenta un allerta meteo. In questa occasione l’allerta è nivologico, giallo, quindi di bassa intensità ma sufficiente a far scattare le ovvie disposizioni di ARPA e Protezione civile sul basso Piemonte nei settori F- G e il nostro H.

Contemporaneamente si avvia la procedura di blocco del transito sul tratto della SP 147 al km 7,8 ove si trova l’area di frana (quella del 1° maggio 2022).

Blocco ma con quasi simultaneo sblocco, solo che questo viene esercitato nella piena responsabilità del sindaco di Carrega Ligure che si assume un onere tutt’altro che gradevole. La pressione dei pochi che abitano stabilmente nel Comune e nelle poche frazioni interessate sul lasciare aperto il varco fa si che in caso di eventi marginali come questo si scavalchi la normale procedura.

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Bah… l’ignoranza…

L’ignoranza è cattiva consigliera (così come si diceva un tempo della fretta). Ed è l’ignoranza ad aver guidato la mano di chi domenica 2 febbraio u.s., in occasione della commemorazione agli ottant’anni dalla “battaglia di Cantalupo” dove moriva, tra i partigiani della Brigata Garibaldi, il russo Fiodor Poletaev; ha imbrattato, con scritte irriverenti, i muri sul luogo ove si è svolta la cerimonia.

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Giarolo 4: la Regione dice no!

Riporto su questa pagina l’articolo apparso oggi sul quotidiano online “Giornale 7” e che fa tirare un sospiro di sollievo per le sorti della nostra bella vallata.

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Un avviso sulla mappa

Proprio in occasione dell’allerta meteo di lunedì 27 e martedì 28 gennaio 2025 è stato inserito nella mappa presente sulla home page del sito altavalborbera.it un segnale a colore variabile.

Si tratta di una paletta con al centro l’icona di una frana ed è posta in corrispondenza dell’area dove il 1 maggio 2022 vi fu il cedimento di terra sul fianco occidentale del monte Colletto che andò ad invadere e conseguentemente a bloccare per un anno e mezzo il transito sulla SP 147 al chilometro 7,8, isolando di fatto Carrega Ligure ed alcune frazioni limitrofe dal resto del Piemonte.

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Peste suina: si cambia strategia

Adesso si richiamano i cacciatori per rimediare al danno fatto da chi gli stessi non li voleva, come verdi e associazioni ambientaliste contrarie alla caccia e allo sperpero di denaro pubblico speso per alzare 260 chilometri di inutili sbarramenti (i cinghiali maschi di 120 – 130 chili riescono a sfondare reti di elettrosaldato da 0,5 mm).

Il presidente Cirio ha dichiarato nella riunione svoltasi in Regione mercoledì 15/1, che questo nuovo approccio non solo permetterà di contenere l’infezione, ma avrà anche effetti positivi sulla riduzione dei danni all’agricoltura e degli incidenti stradali causati da questo tipo di selvaggina, un problema che negli ultimi anni ha avuto un impatto significativo sul territorio.

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La benedizione agli animali

Venerdì 17 gennaio, anche in Val Borbera si svolgerà il tradizionale appuntamento con la festa di Sant’Antonio Abate che annualmente si svolge tra Albera Ligure e Rocchetta Ligure.

Come consuetudine il ritrovo è a San Nazzaro da dove, alle 9.30 partirà il corteo alla volta del piazzale antistante il Municipio di Abera, qui cavalli e animali da compagnia, cani e gatti, ma anche mezzi agricoli, saranno benedetti da padre Dante.

Seguirà una colazione a base di focacce e vino per cavalieri e proprietari degli amici pelosi.

Dopo, tutti in corteo per raggiungere la seconda tappa, Rocchetta Ligure, dove la “carovana” sfilerà per le vie del Paese per fermarsi in piazza Regina Margherita. Qui alle 10.30 sarà celebrata la messa, al termine della quale si replicherà la benedizione degli animali. Seguirà un aperitivo.

Giarolo 3: 15Più non convince la Soprintendenza

Riporto paro paro l’articolo uscito or ora su Giornale7.it di cui fornisco il link.

Secondo la 15 Più Energia, i crinali interessati dalle previste 20 enormi torri eoliche non sono frequentati dagli escursionisti. La società di Brescia lo ha sostenuto indirettamente nell’ultima versione del progetto, in sostanza identica alla prima a cominciare dal numero degli aerogeneratori, rimasto lo stesso con il relativo devastante impatto sul territorio.

Oggi, 15 gennaio, scade il termine per la presentazione delle osservazioni, poi la 15 Più Energia avrà circa due settimane di tempo per replicare. Un parere particolarmente pesante già depositato è arrivato dal ministero della Cultura, che ha raccolto le osservazioni di 5 Soprintendenze archeologiche e del paesaggio di Piemonte, Liguria, Lombardia, ed Emilia Romagna. E’ stata richiesta, soprattutto dalla Soprintendenza di Alessandria e da quella di Pavia, una mole di integrazioni alle quali sarà difficile, per la società bresciana, rispondere punto per punto.

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Pale eoliche: a Fraconalto il CdS ha detto no!

Ritorno sul discorso delle pale eoliche per evidenziare che dall’altra parte dello Scrivia si è vinta una battaglia.

Il Consiglio di Stato ha bocciato il progetto della società milanese Seva per l’installazione di 7 torri eoliche alte 150 metri nei pressi del Passo della Bocchetta, sulla dorsale tra il monte Poggio e il monte Calvo e questo nel rispetto delle normative europee previste per la salvaguardia di aviofauna protetta come i rapaci e nel particolar caso il biancone, l’aquila reale e il gufo reale: tutti soggetti presenti anche qui in Val Borbera.

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Un gran giramento di “pale”

Userò l’ossimoro di “silenzio assordante” per definire quanto sia assente la risposta della Regione Piemonte al devastante progetto della società 15Più per quanto riguarda il monte Giarolo e la selva di pale eoliche che potrebbe devastare uno dei più suggestivi paesaggi a cavallo tra Piemonte e Lombardia.

L’opposizione è forte e compatta, e non solo all’interno del comitato di assessori regionali riunitosi a San Sebastiano Curone, ma anche da parte di una popolazione competente e agguerrita.

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Il freddo non molla, anzi…

E siamo daccapo, torna il freddo ma questa volta diciamo che è una previsione in linea col periodo.

Certo che di freddo ne abbiamo già “insaccato” parecchio e se tanto mi da tanto ho paura che i termometri faranno terrorismo ancora per un bel pezzo: il “nivoso” per dirla nella nomenclatura del calendario napoleonico, quest’anno ci azzecca appieno!

I modelli GFS (Global Forecast System), di cui la maggioranza dei siti web specializzati fa man bassa, pronosticano per i prossimi giorni, venti polari di forte intensità che comporteranno possibili nevicate con un abbassamento dello zero termico fino a quota 500 metri (chi nell’orto ha ancora dei cavoli superstiti farà festa grande).

Così come saranno in giubilo i fornitori di legna da ardere, sacchi di pellet e stufe elettriche comprate in fretta e furia come i ventilatori in piena estate.

Per chi vive l’Alta Valle tutto l’anno sarà, come sempre, suggestiva la conta dei camini accesi, sempre meno anno dopo anno, vista l’età media della popolazione indigena.

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